top of page
  • Immagine del redattoreTopidabiblioteca

Recensione Back in Love di Emma Scacco

A cura di Topidabiblioteca


Giungiamo oggi all'ultima tappa di un #blogtour che ci ha tenuto compagnia per l'intero mese di ottobre.

Tra sorrisi, qualche lacrimuccia e scenari texani mozzafiato, la #slidinginloveseries ha saputo emozionarmi fino l'ultimissima pagina ❤ come sempre io ringrazio l'organizzatrice Flavia del blog Flavia's Diary per aver tenuto per mano me e le altre bookblogger durante tutto il viaggio e naturalmente l'autrice, Emma Scacco, per aver creato le strade da percorrere. Super disponibile, ci ha fornito le copie digitali dell'intera serie nonché quella cartacea di Back in Love (in spedizione) che sono certa sarà un piccolo gioiellino 😍



Scheda:

Titolo: Back in Love

Autore: Emma Scacco

Anno: 2020

Genere: Pink western, Romance

CE: Indipendently Publisher

Pagine: 438

Formati disponibili: copertina flessibile, e-book

Prezzo: 19,90€ (cartaceo), 2,99€ (e-book)


Trama:

Sono passati otto anni da quando Greta ha dovuto abbandonare Copperas Cove. Da allora sono cambiate molte cose. Greta e Jonathan si sono dimenticati cosa avrebbero potuto essere l’una per l’altro, ma il destino non si è dimenticato di loro.



Recensione:

Il capitolo conclusivo di questa splendida trilogia di genere Pink Western inizia con il botto. Il lettore verrà infatti bombardato da una serie di colpi di scena che ci terranno compagnia fino alla fine.

Ottimo per vivacizzare la trama e tenere alta l'attenzione, un po' meno per i nostri protagonisti perché, ahimé, spesso tali rivelazioni andranno a loro discapito.

Ma ormai, chi conosce la Scacco, credo ci abbia fatto l'abitudine: se i personaggi non soffrono fino alla penultima pagina, non siamo contente!


"Perchè lui e io siamo grandine e tempesta, qualcosa che distrugge tutto. L'ultima volta è stato devastante, non so neppure per quanto tempo abbia sperato che lui si ricordasse di noi e venisse a prendermi. Avrei rotto ogni contratto, pur di averlo al mio fianco. Il tempo ha messo le cose a posto. Ora io sono una donna diversa e lui quasi uno sconosciuto."

Ritorniamo a seguire la storia attraverso gli occhi di Jonathan e Greta (quest'ultima, grande assenza in Esitate in Love) più un punto di vista innaspettato e allo stesso modo innovativo, quello di Michael McLoad, il capofamiglia criptico e dalle emozioni/motivazioni sconosciute che abbiamo odiato, amato, disprezzato, stimato durante i capitoli precedenti della saga.

In Back in Love impareremo dunque a conoscerlo e a tenere in considerazione le sue scelte di vita, a volte, anche discutibili.


"Dal primo momento che l'ho vista, ho pensato che il Signore avesse cucito le nostre anime e plasmato i nostri corpi perchè fossero complementari. Due pezzi di un unico, divisi per beffa dal destino, ma destinati a stare insieme."

Un uomo che "sotto il suo pezzo di cielo" non si fa sfuggire proprio nulla, dai sentimenti repressi che Jonathan prova nei confronti di sua figlia Greta, al passato di Steve, ai disagi del piccolo Derek.

Insomma, un cowboy tutto d'un pezzo che nonostante l'età che avanza fa ancora la sua figura a cavallo e sa tener testa a una sana e vecchia scazzottata.

Per lui il destino ha scelto un lungo e difficile cammino fatto di rimpianti, tanto lavoro e ricordi.

Con fatica, si è rifatto una famiglia, ma gli errori del passato non smetteranno mai di tormentarlo. E lui proprio non vuole dimenticare.

Quadri appesi alle pareti, foto, vecchi cavalli e un tatuaggio a cui aggiungere un nuovo tassello ogni anno che passa... Riuscirà in questo capitolo conclusivo a perdonarsi, permettendo quindi alla felicità di bussare ancora alla sua porta?


"Ti aspetto. Perchè la speranza è come i diamanti: indistruttibile."

Ma i veri protagonisti, ancora una volta, sono Jonathan e Greta. I nostri beniamini ci faranno trepidare anche in questo capitolo dove l'aria frizzante e sensuale che aleggia nell'aria serve a nascondere passioni inconfessabili e rimorsi.

Jonathan, nonostante siano passati sette anni dalla sua partenza, non è mai riuscito a dimenticarla davvero. Delle ballerine blu gelosamente custodite nel suo armadio, ne sono la prova.

Mentre il suo rapporto con Jolene, la nuova fidanzata, è di amore/odio e reciproca sopportazione.



"Sono passati sette anni. Lei non è qui. Io non sono mai andato là. Non posso accusarla di nulla, soprattutto perchè, a differenza mia, lei non si ricorda di noi. Avrei dovuto perdere la memoria anch'io: vivrei meglio. Invece sono un giovane reso vecchio dalla mia indecisione, dalla mia paura e dal mio immobilismo. Ha ragione Arianna: cosa aspetto a vivere?"

Se con Tiffany, man mano che i capitoli andavano avanti, si incominciava ad avvertire tenerezza e stima, con Jolene accade l'esatto opposto. Non che sia mai stata stimata, per carità, ma in Back in Love ce la mette davvero tutta per farsi odiare da Jonthan, la sua famiglia e, conseguentemente, anche dal lettore.

Greta, allontanata dalle sue origini e dalla sua vera natura, ritorna ancora una volta nell'oblìo creato dall'effetto "Catherine".


"Se urlassi nella mia anima, mi tornerebbe l'eco da quanto è vuota. Sono solo molto stanca. Eppure, lui è qui, è la mia costante."

Per fortuna, però, ci ritroviamo a leggere di una Greta più matura e consapevole di se stessa, pertanto non sarà necessario un intero libro a fare in modo che si "risvegli" ma soltanto un semplice viaggio dall'aeroporto di New York al Texas.

In questo viaggio accadrà davvero di tutto, tra assurde coincidenze e piccoli clichè che si rincorreranno in un susseguirsi di eventi fuori dal mondo, e attenti perchè, se NON volete SPOILER (anche belli grandi) SALTATE il seguente pezzo!


Inizio spoiler

Partendo dall'incontro/scontro con Jonathan in una notte tempestosa, al ricovero in ospedale, alla scoperta di una gravidanza (snervanti le milioni di volte in cui Jonathan incomincerà il discorso con un "Greta..." per poi essere interrotto da questo o quell'altro evento, perchè sì, per un equivoco Jonathan verrà a conoscenza di una gravidanza ignota alla stessa Greta), al pomeriggio passato in prigione e ancora: notti in hotel, uno scoiattolo-mascotte, autonoleggio che ringrazierà l'invenzione delle polizze assicurative, proseguimento del viaggio in tir, un pullman diretto a un gay pride e... tante altre piccole grandi disavventure.

Fine spoiler



Un viaggio, questo, di fondamentale importanza per la storia e che servirà ai due protagonisti per riscoprirsi e spolverare quel sentimento che li univa, che si è cercato in tutti i modi di dimenticare, ma che non se ne era mai andato...


"Sono abituato ad aiutare chi ne ha bisogno, ma sono sicuro che, se glielo chiedessi, lei non si farebbe aiutare da me. Non so quante volte l'ho vista cadere e rialzarsi da sola, io ero solo presente, ma non indispensabile, mentre per una volta vorrei essere colui senza il quale non sarebbe possibile."

Amo questa storia perchè l'amore tra i due protagonisti non sboccia con un colpo di fulmine o passando attraverso l'iniziale attrazione fisica. Prima di giungere alla consapevolezza di questo profondo sentimento, la vita costringerà invece Greta e Jonathan a fare innanzitutto i conti con se stessi, con i propri limiti e le proprie paure. Insieme saranno in grado di smussare l'uno le debolezze dell'altro, ma solo dopo aver imparato ad apprezzarsi. Attraversando diversi gradi di conoscenza che li porterà a provare stima reciproca, empatia, comprensione trasformeranno infatti il loro rapporto in qualcosa di sempre più profondo e imprescindibile.


"Altro bacio e io sono di nuovo sul baratro tra giustizia e volontà. La odio perchè mi fa sempre uscire dai miei stivali, dai miei schemi, dalla strada che avevo tracciato per me. La amo per le stesse ragioni."

Questo terzo e conclusivo romanzo è stato di granlunga il mio preferito. Impazzisco quando i nodi vengono finalmente al pettine, cadono le maschere e vengono tirate le fila che portano alla conclusione, in questo caso, per nulla deludente.






20 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
Post: Blog2_Post
bottom of page